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Monteleone Rocca Doria 3D

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L’avvio di questo progetto di tesi è stata l’occasione per applicare nuovi metodi e tecnologie all'analisi delle strutture presenti all’interno del paese di Monteleone Rocca Doria, dai siti di interesse storico culturale a quelli con peculiarità turistico promozionale.

 

Possiamo affermare che il tema della valorizzazione e della conservazione del patrimonio culturale è intimamente connesso con la messa a punto di processi innovativi di creazione, gestione e fruizione di nuova conoscenza.

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L’adozione di metodologie di rilievo aereo di prossimità e restituzione fotogrammetrica consente di generare, in tempi rapidi e con investimenti adeguati ai budget della Pubblica Amministrazione, i dati necessari alla realizzazione di prodotti metrici utilizzabili sia come strumento di conoscenza specialistica che come base per la realizzazione di prodotti mediatizzati destinati al grande pubblico.

 

In questo lavoro vengono presentati metodologie utilizzate e risultati ottenuti nel corso di vari rilievi eseguiti nel periodo compreso da febbraio del 2019 di alcuni siti di prestigio storico, culturale e archeologico.

La ricerca dunque nasce appunto dall'esigenza di dimostrare come la modernità, intrinseca nella nuova cultura digitale, abbia modificato radicalmente i fondamenti del concetto di “luogo” e di “tempo”, stravolgendo i tradizionali metodi di comunicazione, interazione e relazione.

 

Infatti, essere in un “luogo”, oggi, non comporta necessariamente la presenza fisica, in quanto è sufficiente attivare tutti quegli strumenti di comunicazione ed informazione digitale per conoscere o essere in contatto con contesti molto lontani, per appropriarsi e godere di specificità locali, per dialogare con chi vi abita, anche se solo virtualmente.

 

Il trasferimento dall'esperienza fisica a quella virtuale e digitale implica, evidentemente, uno spostamento di attribuzione di valori dal dato oggettivo a quello mediato da strumenti, una modificazione del dato sensoriale dell’esperienza verso quello di una “coscienza planetaria” .

 

 Così, è andato a mutare il concetto stesso di “distanza”, come anche quello di appartenenza e aggregazione: si può ritenere infatti di “essere” in un determinato luogo perché la conoscenza che passa attraverso uno schermo, come la comunicazione a distanza con chi vi risiede, può soddisfare, senza costi o perdite di tempo, l’esperienza desiderata.

 

Anche il tempo, a sua volta, è andato via via a modificarsi: si ricerca la velocità di utilizzo e di fruibilità, si cerca di pensare alle città e alla società in un’ottica di smart-city, si rinuncia all’attesa e alla distanza, ricercando la velocità di connessione tra pensiero, azione ed esito. Cosi, la comunicazione stessa ha subito un forte mutamento mettendo in discussione principi tradizionali.

 

L’interazione tra individui, che da sempre ha visto l’incontro di linguaggi, segni e simboli, è oggi trasferita su piattaforme e siti garantendo rapidità e immediatezza.

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Con l’avvento delle tecnologie contemporanee la riproducibilità, grazie a particolari macchine e tecniche tra cui la creazione di prodotti tridimensionali, è entrata come variabile indispensabile per valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale di ogni realtà, consentendo ad esso non soltanto l‘immersione dell’utente in una realtà virtuale ma anche di poter scoprire e ammirare siti d’interesse eliminando barriere spazio-temporali.

 

Da questo punto di vista è evidente che le nuove tecnologie digitali, sempre più improntate alla creazione di prodotti tridimensionali, sono intervenute prepotentemente nel processo stesso di fruizione e conoscenza di un “bene”, la relazione tra l’opera e il fruitore è sempre più filtrata da livelli di comunicazione e di apprendimento scaglionati nel tempo, personalizzati, consultabili a richiesta, dimensionati sulle aspettative del singolo.

 

Grazie ad una nuova forma di realtà immersiva, il visitatore entra in una relazione interattiva con l’opera facendo si che lo spettatore diventi il protagonista della scena, in grado di interagire e intervenire nella trama predisposta per soddisfare esigenze di informazione e apprendimento sempre nuove. Ed è questo uno degli obiettivi di questo elaborato di tesi.

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Tale progetto ha come campo di indagine e sperimentazione il paese di Monteleone con l’obiettivo di focalizzarsi sulla realizzazione di un modello virtuale dei principali siti fruibili attraverso una realtà aumentata in 3D, corredati da l’aggiunta di video promozionali e fotografie sul territorio del paese.

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L’aspetto fortemente innovativo di questo studio è dunque l’applicazione al modello ricostruttivo virtuale di tecnologie che permettano di formulare riflessioni su come un nuovo metodo di tecnologia sperimentale virtuale delle strutture possa restituire alla Pubblica Amministrazione e alla comunità un nuovo modo d’intendere il paese, in maniera virtuale, tridimensionale, interattiva e fruibile agli utenti online.

 

Infatti, l’attività di ricerca condotta, ha riguardato, in particolare, l’elaborazione e la modellazione di oggetti potenzialmente presenti in una “scena” antica, naturalistica e archeologica mediante l’ausilio di un modello 3D condivisibile sul web.

I vari modelli tridimensionali, realizzati attraverso l’utilizzo di Photoscan Metashape, ha permesso di lavorare un numero importante di fotografie realizzate attraverso l’utilizzo di un drone per restituire un modello virtuale di ogni sito d’interesse presente all’interno del paese.

 

Sono stati realizzati diversi voli e ognuno di essi ha avuto uno scopo definito prima del decollo, ad esempio riprese basate sul “catturare” i paesaggi circostanti (prestando particolare attenzione e cura all’esposizione, luce e ombre) o voli finalizzati alla raccolta di dati per la generazione del modello 3D.

Il dispositivo utilizzato per questo studio è stato il Phantom 4 Advanced, della casa produttrice DJI.

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