LA STORIA
Situato sul costone meridionale de “Su Monte”, Monteleone Rocca Doria si presenta come un piccolo paese del Logudoro settentrionale, una zona un tempo detta Nurcara, a circa 40 chilometri sia da Alghero che da Sassari.
Il nome del piccolo borgo è attestato fino dal 1341 come Montis Leonis, ed esso deriva dal suo caratteristico stemma feudale, in cui è rappresentato un leone. Nell'anno 1862 è stato aggiunto, al nome del borgo, il suffisso Rocca Doria, con chiaro riferimento ai signori che la governarono.
Costernato lungo il perimetro dal lago artificiale dell’alto Temo, il “bel paese” si affaccia su un paesaggio incantevole che le fa da cornice, preservando ancora i suoi tratti caratteristici più veri e autentici tipici della sua antica tradizione.
Ancora tutt'oggi affascina per la sua imponenza, contraddistinguendosi dopo secoli come grande fortezza naturale inespugnabile. Collocato a circa 400 metri sul livello del mare, Monteleone risulta essere il più piccolo comune della provincia di Sassari, contando ad oggi circa 125 residenti.
Tuttavia, nonostante la piccola densità di popolazione, vanta origini antichissime; a partire dalle tante testimonianze presenti nel territorio di nuraghi ( due nuraghi Tudèra (alto e basso), i nuraghi Nie, Mannu e Tanca ‘e sa Mura) , di monete e utensili ma sopratutto di cisterne scavate nella roccia calcarea che testimoniano l'insediamento di diverse civiltà (da quella romana a quella cartaginese etc.). E’ con i Doria però che il paese di Monteleone Rocca Doria conobbe il massimo splendore nel periodo feudale.
Infatti, nel 1272, assistiamo all'edificazione del castello (inizialmente denominato Castel Leone) , dal nome palesemente legato all'onomastica dei Doria, e di cui ancora è possibile ritrovare resti ben visibili.Grazie alla sua posizione strategica, i Doria dominarono per circa tre secoli tutto il territorio facendo sì che Monteleone diventasse il principale polo strategico a livello politico-militare, nonché quartier generale della signoria stessa.
Un dominio che durò per circa tre secoli e che vide l’invasione di vari territori, tra cui Sassari, Alghero e Bosa.
Tuttavia, l’avanzata dei Doria vide la fine nel 1436 a seguito dell’occupazione degli Aragonesi con un assedio del paese che durò tre anni e che vide Monteleone rasa al suolo su comando del re d'Aragona Alfonso V il Magnanimo, appoggiato militarmente dalle truppe fornite dai Sassaresi, Algheresi e Bosani.
Gli abitanti, impossibilitati a ricostruire il paese per via delle frequenti minacce di morte dei Sassaresi, si rifugiarono in gran parte nella vicina villa di Monteleone (detta poi Villanova Monteleone), mentre gli altri restarono in paese a Monteleone Rocca Doria e contribuirono alla sua rinascita un secolo dopo (nel 1536) quando Carlo V diede il permesso di ricostruzione.
Su questo piccolo ma imponente colle, sorge il paese di Monteleone Rocca Doria in una cornice in cui la storia, la tradizione, la bellezza, i colori e l’unicità si fondono con l’intento di mantenere vivo un piccolo paese dalle grandi potenzialità.
E’ per le vie del paese che si respirano le “memorie del tempo”, dalla nota Via Castello (che porta alle rovine dell’antica signoria feudale) a quella di Via Doria, per passare alle due chiese di Santo Stefano e Sant’Antonio.
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Ed è proprio la memoria del tempo a rendere Monteleone unica; cosi come il famoso scherzo del 1961 che fece balzare il piccolo paese in cima alla cronaca.
Si tratta di un video servizio giornalistico, girato dall'emittente regionale Rai a "danno" degli abitanti del paese di Monteleone.
Nel video si vedono i volti degli abitanti di Monteleone degli anni '60 rispondere alle domande dei giornalistiche su quanto sarebbero stati disposti a vendere il paese ad un ricco imprenditore americano.
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Un video che racconta una fetta di storia, di ricordi e di volti di un piccolo paese che ha molto da offrire e ricordare e che grazie al digitale ha l’opportunità di farsi e far conoscere episodi come quest’ultimo, perché il futuro di una comunità è anche nella conoscenza del suo passato.
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